martedì 29 gennaio 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
: Ecco m’inghiotte il vuoto
mi rapisce sul viale della mia esistenza.
Vedo pianure sconfinate
sabbie mobili per le mie certezze
barca alla deriva mi sento.
Il tempo.
Non ha più certezze,
solo statue di cera
ricordano le mie delusioni
dove n’è lastricato il passato.
Ecco ora m’inghiotte annullando
quel poco di buono che è rimasto di me
la parte migliore, la più intima,
nascosta al mio stesso essere.
Ha vinto lei,
ha vinto la maschera di tutti i giorni
il cui volto reclama
la mia vera identità.
RICCARDO
giovedì 10 gennaio 2013
DOPO TANTO SILENZIO TORNO CON UNA POESIA CHE MI HA DEDICATO IL MIO AMICO ENZO, GRAZIE AMICO
Mi hai spento il sorriso
Ho appena letto il tuo grido
Ho appena sentito la tua invocazione
Ho appena sentito una folata di
...................................vento gelido
trapassarmi il petto e la schiena
Ho appena intravisto istanti del passato
Fluttuarmi intorno come bagliori danzanti
Ho appena intravisto la tua figura immobile
Scolpita tra fragori stridenti e genti frettolose
Il tempo innocente sollevò il sipario
E lo abbassò in fretta
Il filo diretto sottile del Fato
Sta calando su di te un nuovo sipario:
un manto scuro e sinistro
Giuro, se potessi squarcerei
Con un colpo di spada
Le viscere maledette del Male Ingiusto
E farti ridare la luce di Arianna,, dea del Sole
E che Essa possa donarti tutti i suoi raggi
Come atto di donazione suprema,
e farti sentire il calore di quel pargoletto
così protetto nel tuo grembo amorevole.
Ho appena scritto con tristezza
Ho appena ricamminato con te
Ho appena preso sottobraccio la tua anima
E che la mia ti possa infondere la Luce
Più del calore.
ENZO
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