sabato 17 luglio 2010

PENSIERO DELLA DOMENICA DEL NOSTRO CARO PINO


[17/07/2010 18.45.10] pino1.sa: San Paolo -Seconda lettera ai Tessalonicesi (cap 1, 1-12) commentata da Pino Vangone
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1Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: 2grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
3Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; 4così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate. 5Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite. 6È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,10quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.
11Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; 12perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

Commento:
la Fede: esprime la capacità dell'uomo: di riconoscere Gesù vero uomo e vero Dio figlio del Padre, di affidare a Lui, unico mediatore tra noi e Dio, la nostra pochezza di vita in modo che Lui ci possa indicare la strada per ampliare la nostra capacità di accogliere le ricchezze che il Padre dona e che per nostra limitatezza non vediamo, non comprendiamo e non accogliamo;
la Carità: nel senso più ampio della parola è donare e donarsi agli altri spinti dalla forza dello Spirito perché il rapporto nuovo con la persona di Gesù spinge non solo alla conoscenza ed accoglienza dell'Amore del Padre, ma anche all'amore verso gli altri, fratelli di fede e non;
È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù: infatti la seconda venuta di Gesù chiuderà la storia e prima della consegna dei cieli nuovi e delle terre nuove promesse, saranno radunati davanti a Lui sia quelli che sono ancora in vita al Suo ritorno, sia quelli che erano morti e che al suono di una tromba risorgeranno; tale manifestazione della Perfezione Divina renderà palese la condizione reale di tutti, mettendo a nudo sia chi ha reso afflizioni e sia chi le ha subite, i primi destinati ad essere privati della presenza e conoscenza di Dio i secondi invece per accoglierne le ricchezze di Amore per tutta l'eternità.
Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede: è sempre la Forza dello Spirito che, accolta dall'uomo, rende possibile, assieme all'ampliamento della fede, il realizzarsi di azioni positive che soddisfano la volontà di bene della persona e la trasformazione dell'individuo che è così reso degno di ricchezze sempre maggiori.

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