mercoledì 18 gennaio 2012
INSOMNIA
Nelle notti
insonni
volo oltre l'oscuro
cercando l'infinito
Volti appannati
orizzonti deformi
s'affollano inqueti
Giorni passati
senza ricordi
volano lontano
Cosa mi resta
Lunga è la notte.
TRASTEVERE
domenica 15 gennaio 2012
IL VENTO DELLA VITA
Il vento
della vita
si frange lontano
verso l'infinito
incontrando
antichi ricordi
Giorni
che non si dimenticano
pieni di ferite
sanguinanti
Laide grida
rieccheggiano
Ma senza più lacrime..............
non si può piangere.
TRASTEVERE
della vita
si frange lontano
verso l'infinito
incontrando
antichi ricordi
Giorni
che non si dimenticano
pieni di ferite
sanguinanti
Laide grida
rieccheggiano
Ma senza più lacrime..............
non si può piangere.
TRASTEVERE
sabato 14 gennaio 2012
GIORNO E NOTTE
BUONGIORNOOOO,1 ALTRA NOTTATA E PASSATA TRA GOCCE, BORSE D'ACQUA CALDA E PENSIERI,PENSARE, PENSARE,E TTO TI FRULLA IN TESTA,IL PASSATO, IL PRESENTE E IL FUTURO, IL PASSATO LO CONOSCI GIA', IL PRESENTE LO STAI VIVENDO, E IL FUTURO? CHI LO CONOSCE? CI VORREBBE 1 SFERA MAGICA, MA SE SCOPRI CHE IL FUTURO NN E' BELLO? ALLORA POI TI PENTI DI AVERLO SCOPERTO, QUINDI TORNIAMO AD OGGI E VIVIAMOLO COSI COME C'E' LO MANDA DIO. BUONA DOMENICA.
lunedì 9 gennaio 2012
IL NATALE DI GIULIO
Fra poco scocca la mezzanotte e Natale 2011 si mette nel baule dei ricordi. Belli ? Brutti ? Ognuno chiuderà il proprio.Se Vi devo dire la verità, non l’ho sentito -come una volta- Anche il brodo non ha più quel sapore d’un tempo. Ricordo il gallo del pollaio attaccato per le gambe ad un chiodo, perchè “facesse il collo” prima di spennarlo ad acqua bollente, e passarlo poi sopra la fiamma del fuoco per togliere i “costoni” e la peluria.Le penne più colorate le mettevo da parte. Toccava sempre a me la parte del chirurgo. E mi garbava aprire quel gallone e tirare fuori il tutto. I fegati e il cuore, gli mettevo in un piattino perchè la mamma ci faceva il sugo per i ravioli : Tordelli , come si chiamano in Versilia. I cosciotti arrosto con le patate, tutto il resto, in una capace pentola per fare il brodo. Anche la carne lessata , aveva un altro sapore.Il collo e la testa erano le parti preferite del babbo .Angelo, non credere che sia andato -fuori tema- , ma ho scritto questo pensiero legato molto ad un Natale di qualche anno fa. Dove sull’albero di pungitopo, o di ginepro, facevano spicco qualche arancia e poche caramelle. Vi erano però, tanti biscotti fatti al forno dalla mamma, da non confondersi con le merendine di oggi. Biscotti dalle forme più strane fatti anche dai bambini…sai come si chiamavano ? Befanini. Anche il profumo era diverso :si spandeva per l’unica stanza che faceva da sala e da cucina, dove nell’angolo scoppiettava un fuoco vivo, con ciocchi di carpino, frassino o quercia. Legna forte diceva mio padre , durava tutta la notte. Mi fermo qui Angelo, spero di averti fatto un “regalo” alla mia maniera, fuori dai binari tradizionali, Un po rude…ma cosa vuoi che esca da questa penna? Dia ! Natale è passato e, che sia migliore il prossimo.
Il solito Maledetto Toscano.
Il solito Maledetto Toscano.
mercoledì 4 gennaio 2012
PENSIERI FUNESTI
Ho conosciuto persone tristi
e sole, cariche di rancore
stanche ancora prima di alzarsi dal letto,
vuote,
come barattoli di latta,
vuoti.
Dai loro scritti ho letto,
trame intessute di odio,
assordanti pregiudizi,
che strappano una smorfia di puro dolore
a chi legge quelle parole.
Da quegli scritti ho capito
che purtroppo dovevo fuggire,
per non diventare come loro,
o forse peggio di loro.
E da allora io scrivo il bene,
quando il sonno non viene.”
RICCARDO
e sole, cariche di rancore
stanche ancora prima di alzarsi dal letto,
vuote,
come barattoli di latta,
vuoti.
Dai loro scritti ho letto,
trame intessute di odio,
assordanti pregiudizi,
che strappano una smorfia di puro dolore
a chi legge quelle parole.
Da quegli scritti ho capito
che purtroppo dovevo fuggire,
per non diventare come loro,
o forse peggio di loro.
E da allora io scrivo il bene,
quando il sonno non viene.”
RICCARDO
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