Ho conosciuto persone tristi
e sole, cariche di rancore
stanche ancora prima di alzarsi dal letto,
vuote,
come barattoli di latta,
vuoti.
Dai loro scritti ho letto,
trame intessute di odio,
assordanti pregiudizi,
che strappano una smorfia di puro dolore
a chi legge quelle parole.
Da quegli scritti ho capito
che purtroppo dovevo fuggire,
per non diventare come loro,
o forse peggio di loro.
E da allora io scrivo il bene,
quando il sonno non viene.”
RICCARDO
mercoledì 4 gennaio 2012
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