domenica 25 luglio 2010
PENSIERI DI PINO
[24/07/2010 18.41.33] pino1.sa: San Paolo -Seconda lettera ai Tessalonicesi (cap 1,12) commentata da Pino Vangone1Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. Commento:
dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione: Paolo evidenzia che la manifestazione della seconda venuta di Gesù viene preceduta da un periodo di raffreddamento della fede che vede l'affermazione dell'oppositore, con una attrazione e seduzione tale da indurre gli incerti a decidersi per la scelta definitiva contraria alla salvezza, ma tale manifestazione, come il fuoco di paglia, è tanto sfavillante quanto effimera ed inutile per l'istantaneo tramutarsi in cenere con il ritorno definitivo di Gesù.
PENSIERO
sabato 17 luglio 2010
PENSIERO DELLA DOMENICA DEL NOSTRO CARO PINO
[17/07/2010 18.45.10] pino1.sa: San Paolo -Seconda lettera ai Tessalonicesi (cap 1, 1-12) commentata da Pino Vangone
1
1Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: 2grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
3Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; 4così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate. 5Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite. 6È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,10quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.
11Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; 12perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Commento:
la Fede: esprime la capacità dell'uomo: di riconoscere Gesù vero uomo e vero Dio figlio del Padre, di affidare a Lui, unico mediatore tra noi e Dio, la nostra pochezza di vita in modo che Lui ci possa indicare la strada per ampliare la nostra capacità di accogliere le ricchezze che il Padre dona e che per nostra limitatezza non vediamo, non comprendiamo e non accogliamo;
la Carità: nel senso più ampio della parola è donare e donarsi agli altri spinti dalla forza dello Spirito perché il rapporto nuovo con la persona di Gesù spinge non solo alla conoscenza ed accoglienza dell'Amore del Padre, ma anche all'amore verso gli altri, fratelli di fede e non;
È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù: infatti la seconda venuta di Gesù chiuderà la storia e prima della consegna dei cieli nuovi e delle terre nuove promesse, saranno radunati davanti a Lui sia quelli che sono ancora in vita al Suo ritorno, sia quelli che erano morti e che al suono di una tromba risorgeranno; tale manifestazione della Perfezione Divina renderà palese la condizione reale di tutti, mettendo a nudo sia chi ha reso afflizioni e sia chi le ha subite, i primi destinati ad essere privati della presenza e conoscenza di Dio i secondi invece per accoglierne le ricchezze di Amore per tutta l'eternità.
Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede: è sempre la Forza dello Spirito che, accolta dall'uomo, rende possibile, assieme all'ampliamento della fede, il realizzarsi di azioni positive che soddisfano la volontà di bene della persona e la trasformazione dell'individuo che è così reso degno di ricchezze sempre maggiori.
sabato 10 luglio 2010
L'ANGOLO DEI BAMBINI
LA BAMBINA RAPITA DALLE FATE
Una bella mattina di primavera una bambina usci’ di casa per andare a raccogliere dei bei fiori da regalare a mamma e a papa’. Mentre stava camminando sulla sponda del fiume, senti’ delle risate, allegre e spensierate. La bimba seguì il suono delle voci e sali' sulla collina. Piu’ si avvicinava, piu’ si incuriosiva. A un certo punto capi’ che chiunque stesse cantando e ridendo, si trovava all'interno di una grotta, non lontano dalla cima della collina. La bimba si avvicino’ all'apertura e per nulla intimorita guardo’ dentro. Vide un gruppo di fate e folletti che danzava attorno a un fuoco. Dopo un attimo di stupore la bimba scappo’ via, per andare a raccontare tutto ai genitori. I due l'ascoltarono sgomenti. Sapevano che le fate sarebbero tornate la notte stessa per portare via la loro piccola. Ogni mortale che vede una creatura fatata e’ obbligato a unirsi al piccolo popolo. I genitori non raccontarono niente alla bimba, ma andarono subito a consultare una vecchia saggia che abitava ai margini della foresta. "Le fate hanno solo una possibilita’. Se non riescono a portare via la bambina la prima volta, non potranno piu' farlo. Dovete fare in modo che nella vostra casa ci sia silenzio assoluto questa notte. E' l'unico modo per salvare vostra figlia" fu la risposta della vecchia saggia. La mamma e il papa’ della piccola tornarono a casa e cominciarono ad assicurarsi che porte e finestre non cigolassero, che il pavimento e le scale non facessero nessun rumore e che la piccola si addormentasse. Dopo avere tolto gli orologi dalle pareti, i due si sedettero in salotto ad aspettare che la notte finisse. Quando le fate arrivarono, la casa era completamente in silenzio. Stavano per andarsene, quando un cagnolino che aveva avvertito la loro presenza si mise ad abbaiare. Mamma e papà corsero allora nella camera della bimba, terrorizzati. Il letto della piccola era vuoto e capirono che non l'avrebbero mai piu’ rivista.
PENSIERI DI PINO
Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Tessalonicesi Cap 4,13-17; cap.5 1-13 Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
5
1Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. 3E quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. 4Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: 5voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. 6Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii.
7Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. 8Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. 9Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 10il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate.
12Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; 13trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. 14Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti.
Commento
siete figli della luce: Figli della luce sono coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e di stare in amicizia con Colui che tutto sa e tutto vede e che si concede a noi gratuitamente, senza risparmio alcuno e senza secondi fini,se non quello di farci stare bene. Poveri noi quando, nonostante tale conoscenza ed amicizia ci facciamo trascinare dalla natura ancora nel buio. Gesù ci parla di "Cose" che conosce bene non fosse altro, umanamente parlando, per aver frequentato la casa del Padre sin dall'eternità e, non affatto geloso delle sue "Cose" le lascia venire a noi come la sabbia che scorre tra le dita di una mano semiaperta, chiunque le accoglie, secondo la propria capacità, acquisisce la figliolanza di luce.
FELICE E SERENA DOMENICA
sabato 3 luglio 2010
RIFLESSIONI DI PINO
[03/07/2010 5.25.14] pino1.sa: Dalla 1ì lettera di San Paolo apostolo ai tessalonicesi 6Ma ora che è tornato Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi, 7ci sentiamo consolati, fratelli, a vostro riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo per la vostra fede; 8ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. 9Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, 10noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che ancora manca alla vostra fede?
11Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di voi! 12Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi, 13per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
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1Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. 2Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. 3Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, 4che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, 5non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; 6che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato. 7Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. 8Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito.
9Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10e questo voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più 11e a farvi un punto di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, 12al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno.
Commento: di Pino Vangone
amore vicendevole e verso tutti: l'Amore dei cristiani, ad immagine di quello di Dio, non è mai settario e non è solo limitato ai cristiani ma procede verso tutti senza discriminazioni di sorta, così come Dio non limita il proprio Amore ai buoni ed ama indistintamente buoni e cattivi, così il cristiano deve badare a ciò, perché la natura suggerirebbe di amare solo chi contraccambia e riserva nel migliore dei casi, indifferenza per gli altri; così pure nell'era dell'apparire non farsi ingannare dall'esteriorità ma andare dritto al cuore della persona anche se la si vede in vesti logore.
[03/07/2010 5.28.59] pino1.sa: (Cap.3 versetti 6 -13, Cap.4 versetti 1-12)
SERENA DOMENICA
venerdì 2 luglio 2010
LACRIME
Ti ho sentita piangere stanotte,
sono forse io la causa delle tue lacrime?
avrei voluto abbracciarti, stringere sul mio cuore,
non ho avuto il coraggio di farlo, perdonami.
Tu sei la mia rosa preferita,
non vorrei mai vederti appassire per causa mia.
Tu, come figlia mi hai dato tanto amore,
a volte sembra che sei tu la mia mamma,
tu mi aiuti, mi consoli, mi incoraggi,
tutto questo dovrei farlo io a te.
Ora ti asciugo le calde lacrime,
ti stringo sul mio cuore e ti sussurro.
TI VOGLIO BENE
MIMMA
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