mercoledì 22 giugno 2011
PIANGETE STELLE
Piangete stelle
ch'er core mio
non ha più lacrime
Nella muta notte
senza risposta
fisso l'orizzonte
in attesa dell'alba dell'inutile giorno
mentre nei suoi occhi
riflesso
un volo di rondini
diretto verso terre lontane
Piangete stelle
che al loro ritorno
non sarà primavera
e dei miei sogni
dei ricordi
divenuti cenere e affidati
alle ali del vento
che ne sarà
Cala lentamente il sipario della vita e
come la nebbia m'avvolge e mi rende lontano
Infine
cullato dal ricordo di un sorriso
m'addormento
Poi il nulla
TRASTEVERE
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