mercoledì 26 maggio 2010

ECCOVI UNA DOLCE POESIA DI LORENZO


ALLA MIA AMATA
Ho sgomento nel vedere il suo
viso, il tempo passa oltre le ragioni
di ognuno di noi che ama di par suo
il bello della sua amata, memori
di come siamo noi uomini,
ci dimentichiamo di loro che ci danno
ha noi la loro bellezza, il loro amore,
danno la voglia di continuare ad
amare ciò che il sole, con il suo calore,
la luna con le sue fredde storie immaginarie,
le stelle come i diamanti che
tutti noi ammiriamo nelle
serene sere in cui mi danno
la brillantezza dei suoi occhi,
per le lacrime che versa per l’amore.
Ho sgomento per ciò che tengo
nel mio cuore, tanto amore per la donna
della mia vita, lontana o vicina che sia
mi è rimasta nel cuore, la sento con me,
la vedo con me, eppure la teniamo
lontano da certi problemi, a volte
perchè ci sentiamo sull’orlo di
un incubo, dove ci perdiamo
in una buia strada per arrivare a lei.
Ho il sorriso nelle mie labbra,
mi accende di luce propria,
lei mi osserva sorridere al suo
incedere, il suo passo davanti
a me, smuove in me immaginazione,
spregiudizio, fantasie, ma sentire
il suo profumo a me basterebbe.
Ha il sorriso anche lei, ride,
scherza con me, fa moine che mi
ricordano tempi passati, mi
illuminano la mente su tutto ciò
che lei mi ha dato, tanto amore.

autore:lorenzo3.

martedì 25 maggio 2010

PENSIERO DI PINO



Una riflessione aspettando la Pentecoste
La Pentecoste, che tradotto dal greco ha il significato di cinquantesimo giorno, è un’altra delle feste più importanti della religione cristiana; ricorre cinquanta giorni dopo la Pasqua in ricordo della discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli. Anche al tempo di Gesù esisteva la festa di pentecoste ma con essa gli Ebrei ricordavano il giorno in cui sul monte Sinai Dio diede a Mosè le tavole della Legge.
Quando Gesù era ancora con i suoi discepoli, preannunziò l’invio dello Spirito con queste parole:
“…dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò” (Gv16,7), disse pure “….quando però verrà lo Spirito di verità egli vi guiderà alla verità tutta intera…” … egli vi dirà le cose che sente da me e dal Padre. (Gv16,13-15).
Infatti dopo la risurrezione e l’ascensione di Gesù, cioè il Suo ritorno alla casa del Padre, accadde che:
1Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; 4ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi…
La straordinarietà dell’evento ricordato e raccontato da Luca, negli atti degli apostoli al capitolo 2, versetti 1-4, non è tanto nelle manifestazioni prodigiose ed esteriori che accompagnarono in modo visivo e fisico la discesa dello Spirito, quanto quello di ricevere nell’intimo il dono della fede, cioè la capacità di instaurare un rapporto totalmente nuovo con Gesù, nel riconoscerLo vero uomo e vero Dio, figlio del Padre, unico mediatore tra l’uomo e Dio; tale nuovo rapporto che aumenta la nostra fiducia in Gesù, fa sì che Lui ci possa indicare la strada per ampliare la nostra capacità di accogliere le ricchezze che il Padre dona e che per nostra limitatezza non vediamo, non comprendiamo e non accogliamo.
I discepoli che pure erano ancora sbalorditi della risurrezione e dell’ascesa al cielo di Gesù, grazie allo Spirito, da quel giorno, ebbero piena conoscenza delle cose dette e fatte da Gesù. Prima infatti, pure avendo vissuto gran parte degli eventi in maniera diretta, non ne avevano compreso la reale portata né avevano capito la vera missione di Gesù.
L’Amore di Dio ha voluto che gli apostoli e tutti i cristiani che accolgono l’azione trasformatrice dello Spirito, con fiducia sempre più grande per la persona di Gesù ed il loro amore scambievole, sul tipo di quello che Dio ha per Gesù, costituissero un anticipo della realtà nuova promessa all’uomo e che definitivamente si realizzerà dopo il ritorno di Gesù. Il giorno di Pentecoste i discepoli gustarono la bellezza di essere amati dal Padre e di amare con quello stesso amore tutti gli uomini, fratelli di fede e non, ai quali dovevano recare, sempre per dono ed esigenza dello Spirito e quasi come una espansione di “Amore”, la buona notizia del riscatto. Insomma, proprio da quel giorno nacque la Chiesa “l’ecclesìa” cioè l’adunanza di persone che, grazie allo Spirito, mettendo Gesù al primo posto e coltivando questo rapporto nuovo, realizzano quella unità e corrente di Amore che sale verso Dio-Padre e scende verso i fratelli di fede, e verso gli altri e tutta la natura, in attesa del riscatto finale.
È per tale motivo che i cristiani ancora oggi nutrono, come dice San Paolo, “la sicura Speranza” consistente nel desiderio che l’incontro con la persona di Gesù, che già li ha fatti nascere a nuova vita, possa completarsi al più presto, all’epoca della sua seconda venuta, con la risurrezione dei corpi e con la piena instaurazione del regno dell’ “Amore”.
è sempre la Forza dello Spirito che, se esplicitamente ed intimamente accolta dall’uomo, rende possibile la nascita e l’ampliamento della fede, il realizzarsi di azioni positive che soddisfano la volontà di bene della persona e la trasformazione dell’individuo che è così reso degno di ricchezze sempre maggiori che realizzano compiutamente quel rapporto nuovo di figliolanza con Dio Padre.
è con tali pensieri che auguro a voi tutti una Buona Pentecoste.
Pino1.sa 23 Maggio 2010

mercoledì 19 maggio 2010

CIAO AMICI


Oggi giornata di pioggia ma che importa voglio dirvi una cosa che a me a fatto impazzire, dopo tanto dolore e pianti ieri sera mi e stato comunicato una notizia che mi ha fatto letteralmente uscire di testa nn sapevo se ridere o piangere, se piangevo erano lacrime di gioia, se ridevo, ridevo di gioia,ECCO LA NOTIZIA, sarò nonnaaaaaaaaaaaaaaaa, si per la terza volta sarò nonna, che bello una nuova vita viene a rallegrare questo cuore ferito,ora vi dirò che niente e nessuno potrò togliermi questa gioia immensa, ieri qundo mia nuora me lo a detto piangeva anche lei, mio figlio nn riusciva a connettere,per me la gioa piu grande è che io vivrò con loro e il bimbo o la bimba sarà sempre nelle mie braccia sarà coccolata e viziata.
ora ditemi e fatemi ciò che volete nn vi ascolterò xkè sarò sorda della maledicenze,
ciao a presto
ps potrebbero essere anche gemelli visto che nella mia famiglia ci sono e che il papà di mia nuora e gemello, EVVIVAAAAAAAAAAA

domenica 16 maggio 2010

PENSIERI DI PINO

Dalla 1^ lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (versetti 6 e 7)
“6 E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione, 7così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acacia.”

commento/riflessione: di Pino Vangone
L'imitazione dei santi e di Gesù non è un copiare un atteggiamento non proprio e non sentito ma è il risultato del cambiamento interiore e della trasformazione che avviene, ad opera dello Spirito, in chi, con cuore puro e sincero, messosi alla ricerca della Verità, accoglie in se la parola di Dio che opera : l'allontanamento dalle attrazioni e seduzioni del quotidiano vivere, ci libera dalle schiavitù e ci fa porre al servizio della “Parola” stessa in attesa della seconda venuta di Gesù che ci libererà definitivamente da tutto anche dai limiti della natura e persino dalla morte.

RITORNO


Ciao sono tornata,vi porto tante novità, la 1° è che mi sono trasferita a r. emilia per sempre anche se a malincuore lo fatto per stare vicino hai figli,ora lo presa come una vacanza ma sono sicura che mi abituerò a questa nuova vita, sapete nn è facile sradicare le proprie radici alla mia età ma c'è la farò,sapete che avere tanti amici fa bene è per fortuna o voi che mi state vicini, ma vorrei che una mia cara amica mi stesse piu' vicina ma lei si è allotanata da me per una stupidggine lei per prima dovrebbe capirmi e magari starmi più vicina invece mi ignora, pazienza aspetterò e forse lei capirà.l'altra novità e che il mio cervello a ripreso a funzionare cosi presto vi deliziero con delle poesie che spero vi piacciano, ora vi lascio cio un grosso bacio e vi abbraccio con affetto.
MIMMA

martedì 4 maggio 2010

PENSIERI DI PINO



pino1.sa: la Fede: esprime la capacità dell'uomo: di riconoscere Gesù vero uomo e vero Dio figlio del Padre, di affidare a Lui, unico mediatore tra noi e Dio, la nostra pochezza di vita in modo che Lui ci possa indicare la strada per ampliare la nostra capacità di accogliere le ricchezze che il Padre dona e che per nostra limitatezza non vediamo, non comprendiamo e non accogliamo;
la Carità: nel senso più ampio della parola è donare e donarsi agli altri spinti dalla forza dello Spirito perché il rapporto nuovo con la persona di Gesù spinge non solo alla conoscenza ed accoglienza dell'Amore del Padre, ma anche all'amore verso gli altri, fratelli di fede e non;
la Speranza: è il desiderio che l'incontro con la persona di Gesù, che già ci ha fatto nascere a nuova vita, possa completarsi al più presto, all'epoca della sua seconda venuta, con la risurrezione dei corpi e con la piena instaurazione del regno dell' “Amore”dove non ci sarà più bisogno, come dice S. Paolo, delle virtù della “Fede” e della “Speranza” perché entrambe già realizzatesi appieno.

domenica 2 maggio 2010

L' ANGELO NERO


L'angelo nero e tornato a bussare alla mia porta.
E entrato senza che me ne accorgessi.
Nel silenzio assoluto dei suoi passi inesistenti.
Avvolgendomi con il suo manto
fatto di fumo e di tenebra.
Muta creatura della notte più buia
mi hai presa senza che un lamento
venisse fuori dalle mie labbra gelide
bianche come la cera....
Sono anch'io creatura della notte
una sorta di vampiro assetato di vita.
Voglio solo fuggire via nell'oscurità
spiegare le mie ali di pipistrello
e volare lontano nella notte che amo
verso il mio oscuro e maligno sposo
e nel suo abbraccio mortale potrei riposare.... per sempre....
ANONIMO...... DEDICATO A MARISTELLA

ONDA ANOMALA


Cielo azzurro sole cocente,
non una nuvola all'orizzonte,
piccole corse mano nella mano,
piccole frasi, risate improvvise,
tanta felicità nel cuore.
E io penso, penso a voi fanciulli.
D'improvviso il cielo si ricopre
di nere nuvole, quasi un presaggio,
noi ci abbracciamo come se già
sappiamo che qualcosa accadrà,
il vento soffia, il mare si agita,
E io penso, penso a voi fanciulli.
Arriva un'onda alta, minacciosa,
in quell'istnte capisco che è finita,
l'onda ci travolge stringo le vostre mani,
voi urlate il mio nome, io il vostro,
l'onda ci divide cerco di raggiungervi,
non serve a nulla siete ormai lontani,
siete dei puntini neri non vi vedo più,
le mie mani tra i capelli, sono disperata,
le lacrime si perdono nel mare.
E io penso, penso a voi fanciulli.
Ora tutto si e placato,
il cielo torna azzurro,
il sole cocente,
voi siete lontani ormai non vi vedo più.
Mi siedo sulla riva del mare,
aspettando che un'onda mi porti via.
E penso, penso a voi fanciulli.
MIMMA