sabato 18 giugno 2011

SERENA DOMENICA CON I PENSIERI DI PINO


Dalla 1^ lettera di San Paolo apostolo a Timoteo (capitolo 6)
6
1Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. 2Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi.
Questo devi insegnare e raccomandare.
3Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina secondo la pietà, 4costui è accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, 5i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà come fonte di guadagno.
6Certo, la pietà è un grande guadagno, congiunta però a moderazione! 7Infatti non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via. 8Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo. 9Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. 10L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori.
11Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. 12Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
13Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, 14ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
15che al tempo stabilito sarà a noi rivelata
dal beato e unico sovrano,
il re dei regnanti e signore dei signori,
16il solo che possiede l'immortalità,
che abita una luce inaccessibile;
che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
17Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; 18di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi,19mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera.
20O Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza, 21professando la quale taluni hanno deviato dalla fede.
La grazia sia con voi!

Commento di Pino Vangone:
Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna :
“La giustizia” è, nel Nuovo Testamento, uno dei fondamenti della perfezione cristiana che è elencato tra le beatitudini: "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia..." (Mt 5, 6). Chi, invece, commette ingiustizia, come dice San Paolo, "subirà le conseguenze del torto commesso" (Col 3, 25).
“La pietà”,uno dei doni dello Spirito Santo, è l'affetto, il rispetto e l'obbedienza che il cristiano ha per Dio, essa è un sentimento non dovuto alla paura per la potenza della divinità ma esigenza interiore dovuta alla gratitudine per l'amore che egli sente di ricevere dal suo Dio, che lo rende capace di desiderare quello che Dio desidera, e raggiungere quella confidenza, grazie a Gesù, che gli permette di rivolgersi alla divinità chiamandola Papà.
“la Fede” : esprime la capacità dell'uomo: di riconoscere Gesù vero uomo e vero Dio figlio del Padre, di affidare a Lui, unico mediatore tra noi e Dio, la nostra pochezza di vita in modo che Lui ci possa indicare la strada per ampliare la nostra capacità di accogliere le ricchezze che il Padre dona e che per nostra limitatezza non vediamo, non comprendiamo e non accogliamo;
“la Carità” : nel senso più ampio della parola è donare e donarsi agli altri spinti dalla forza dello Spirito perché il rapporto nuovo con la persona di Gesù spinge non solo alla conoscenza ed accoglienza dell'Amore del Padre, ma anche all'amore verso gli altri, fratelli di fede e non;
“la pazienza” “...Il Signore, Il Signore, Dio misericordioso è pietoso lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà” (Es.34,6), il cristiano grazie alla corrispondenza ed all'accettazione dell'azione dello Spirito, acquisisce in dono, una pazienza che non ha il sapore di quella umana che avvolte viene deformata ed assume addirittura un'accezione negativa, c'è una pazienza umana, stoica e pagana una rassegnazione al destino, non confortata dalla fede. Ma c'è anche una pazienza cristiana attiva e spiritualmente forte, che procede dalla nostra comunione con Gesù Cristo il "...mansueto ed umile di cuore" (Matteo 11:29) e come afferma San Paolo nella lettera ai romani cap.5, 3-4 “non soltanto questo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e la esperienza speranza”;
“la mitezza” è una virtù che nasce sul terreno di un’altra virtù che si chiama “dominio di sé”. L’Apostolo Paolo cita tra i frutti dello Spirito, l’una accanto all’altro, la mitezza e il dominio di sé (Gal 5,22). Ciò significa che tanto l’una quanto l’altro possono esistere solo nel quadro della vita cristiana. Infatti il cristiano invaso dalla bontà e tenerezza del Padre abbandona ogni asprezza di parole e di giudizio si relaziona con dolcezza al Padre e con la stessa dolcezza con i fratelli affrancati dalla mitezza come coloro che non lottano per conquistare la terra ma la ricevono in eredità perché figli.
Insomma è sempre la tensione vigilante che il cristiano riesce a mantenere, grazie all'accoglienza dello Spirito e dei suoi doni, che non perde la giusta direzione per combattere la buona battaglia della fede, ciò lo aiuta a guadagnare e mantenere la vita eterna, in unione con Gesù, per gustare le ricchezze del Padre....AMEN!

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