martedì 31 maggio 2011

EREMITA


Eremita in questa vita, camminavo in cerca di amore
poi un giorno ho incontrato tè che a noi doni
il desiderio di elevazione interiore
perche tu insegni,quello che in grazia si dona,
in grazia si riceve.
Apri la tua mano su di noi ,buon Dio,
spargi i meravigliosi semi,
che un giorno germogliando, doneranno a noi,
il frutto dell’eterno amore.
Tu ci hai insegnato che il perdono, è atto di fede
perdonando potremmo sentire dentro noi
il sollievo dell’anima, e il nostro cuore,
riempirsi di gioia.
Tu non vuoi sapere quante volte io ho offeso,
odiato, ingannato,
tu mi chiedi solo quante volte ho pregato,
chiedendo il perdono divino.
Un giorno tu verrai a bussare alla porta del mio cuore,
allora io pregando potrò parlare con il mio spirito,
e rendere più leggera la mia anima
Quando potrò un giorno dire.
Si lo sento ,Cristo in me.
Solo allora potrò sentire nel perdono il dolce canto
degli angeli, solo allora potrò sentire il sollievo,
RICCARDO

venerdì 27 maggio 2011

MALEDETTO TOSCANO


CON GRANDE ORGOGLIO METTO SUL MIO BLOG IL RACCONTO DEL MALEDETTO TOSCANO, Classificato
“IL TRENO DI ELDY”
di Maledetto Toscano
Una commedia brillante di Garinei e Giovannini di qualche anno fa - Aggiungi un
posto a tavola- , fu un grande successo soprattutto per il titolo.Ricordo ancora il
motivo: “Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più, se sposti un po’ la
seggiola stai comodo anche tu… etc”
Si capisce che gli Amici non si contano, essi portano gioia, allegria, armonia,
convivialità;In ognuno di noi,quando vengono a trovarci,scatta il desiderio di
aggiungere non solo una sedia ma di allungare il tavolo.
Io, che abito in un paese sperduto ai piedi delle Apuane, dove, fra cani e gatti si
contano circa 130 “anime” non avrei mai immaginato di trovarmi al lungo tavolo di
Eldy.Non lo conoscevo, poi un giorno, trovai un annuncio su una giornale , bussai
alla Vostra Porta e…mi fu subito aperto.
A distanza di un anno, sono ancora qui a far conoscere la mia terra, la Versilia
nascosta, frammenti di vita e di tradizioni popolari .Un maledetto toscano che vuole
essere l’ortica nell’Orto di Eldy che ogni tanto sgomita e punge, ma ci vuole
qualcuno che agita le acque no? Del resto, non a caso, nel mio profilo scrivo :-
Attila in confronto a me è un giardiniere.
Il premio più bello, l’ho ricevuto da una signora che ha commentato un mio
racconto, diceva :- Grazie maledetto toscano, per avermi fatto conoscere posti
incantati della tua terra- Da parte mia, ringrazio tutti gli amici di Eldy che mi hanno
accompagnato per le loro città, nei musei, chiese, monumenti, mostre d’arte,
sagre..
Mai e poi mai, avrei potuto visitare, seduto comodamente in poltrona, tante bellezze
della nostra Italia e documentate con gusto, se non vi fosse quella lunga catena
che unisce gli amici di Eldy.Mai e ancora mai, avrei aggiunto sedie al mio tavolo.
Avrete visto, fermi ad un passaggio a livello, passare a velocità moderata quel
treno lunghissimo che non finisce mai ? Ebbene, quello, è il treno di Eldy.
Quel lungo tavolo di cui parlavo all’inizio, si è trasformato in lungo treno al quale
si possono aggiungere carrozze piene di Amici.E badate bene che han pensato di
riservare posti soprattutto a persone che hanno bisogno di chi, in questa gita, è
più fortunato. Dare una mano, non costa niente.
Maledetto Toscano

giovedì 26 maggio 2011

SILENZI



LA VITA E FATTA DI SILENZI,
MA NEL SILENZIO LEGGI LE MIE PAROLE,
SONO PAROLE DI GIOIA,
D'AMORE, DI PACE E SERENITA'
MA SE TI FA PIACERE PARLA PURE,
SO ASCOLTARE IN SILENZIO,
QUEL SILENZIO CHE CI UNISCE,
QUEL SILENZIO CHE CI DA LA FORZA DI LOTTARE
QUEL SILENZIO CHE PARLA SOLO PER NOI.
MIMMA

LA QUARTINA DEL NAIF


Ah, si l'amore fosse
te che ora mi stringi
sarei libero volo
incontro all'universo.
Riccardo

SCRITTO NAIF


Nel fruscio di una penna,

A piccoli punti ,

come il levarsi di voglie che tu ami,
dimmi in note anche stonate

di tutto, del tempo trascorso,
del sogno, l’evento, e poi del vento,

Dì lui ti dirò ,accompagna,

allora tu canta

io come osso di seppia, concerto

col dito la curva delle tue labbra.

Autore:riccardo2.co

L'ALBA


E' l'alba ,il cielo si stà schiarendo ,si cominciano ad intavedere,i primi raggi del sole che filtrano trà le nuvole ,c'è un silenzio irreale ,si sentono in lontananza i rintocchi di una campana,,si spengono le luci nei palazzi .Il giorno stà arrivando,il mondo si risveglia ,ma non sento più il canto del gallo che mi svegliava da bambina !Lo sò è cambiato , tutto ;;;;;;;;giovanna vc

NON TI SCORDAR DI ME



Sui bordi di un fosso ,ci sono dei bellissimi ,non ti scordar di mè sono molto carini con i loro fiorellini raggruppati lungo lo stelo,hanno una sfumatura di colore ,che và dall'azzurro al rosa ;non sò chi le ha dato questo nome ,, forse un innamorato alla sua ,amata , dicendole ,non ti scordar di mè ,e così quel fiore ha avuto il suo battesimo !!! giovanna vc ,

mercoledì 25 maggio 2011

IL TEMPO



Vorrei fermare il tempo,
il tempo che passa e và,
ma questo non è possibile
ognuno ha la sua età,
si nasce, si cresce,
percorrendo la nostra strada ,
sarà lunga ,
oppure corta,
non si sà,
ma la strada non ha età
ed il tempo passa e và
mai nessuno fermarlo potrà
Autore: Giovanna vc

martedì 24 maggio 2011

INCONTRANDOTI


Incontrandoti

non ti parlerò d'amore

ma delle gelide piogge

d'autunno

celerò così il tormento

che agita l'anima mia e

la notte

mentre abiti i miei sogni

t'accarezzerò dolcemente

sperando di trovarti accanto a me

al risveglio al canto del gallo

Se ti allontanerai non verserò una lacrima

volgendo lo sguardo altrove

Avvolto dal silenzio

con indifferenza

resterò ancora solo.

TRASTEVERE

NEI GIARDINI DELL'INFANZIA PERDUTA



Nei giardini dell'infanzia perduta

lungo i viali corrono

Eterni Fanciulli

con l'affanno del tempo

un raggio di luna tra i capelli

vivono

ciò che gli fù negato allora

corrono

tristemente allegri

nei Giardini dell'infanzia Perduta

corrono corrono

a recuperare la Fanciullezza

quando Costretti Adulti

il corpo Bambino

non sognarono la Fata Turchina

corrono corrono

corrono corrono
TRASTEVERE

TERRA, MARE E MONTAGNE


Terra mare e montagne,
mi impediscono di esservi vicino,
come un falco pellegrino il volo,
vorrei poter venire a voi,
con un messaggio d’amor per voi,
un ramo di fiori di pesco,
sul davanzale della finestra,
per augurio di bene ,
amici miei ........... ?
RICCARDO

SOGNO AQUILONI


E’ con le prime ombre
della sera che appare
La Morte
lieve come un sospiro e
nel contemplarla
rapito da questa immagine
silenziosamente scompare
Tra Veglia e Sogno
nell’attesa d’infinite notti insonni
mi chiedo se tornerà ancora
mentre nel profondo brucia il ricordo
cosi
fino alle prime luci dell’alba
Esplode poi il giorno
confuso tra mille aquiloni colorati
volo oltre le nuvole
aldilà del mare
varcando montagne
per poi planare in un tenero abbraccio
su verdi distese
dove non nevica mai.

Autore: Trastevere

VERTEMATE


Lento sciabordio, d’acqua stagna,
mentre occhi silenziosi osservano,
alla terra resta arenato,
tra bianchi ciottoli il pensiero .
Frammenti vari scomposti
pezzi gettati a caso tra l’arenile e il mare.
Raggi di luce ascoltano il silenzio,
il divenir che tace, coprendosi d’ombra,
tra le sue forme stesse.
Rabberciano l’animo le illusioni,
stracci colorati e stanchi,
adusi,ad un vivere che non conosce fine.
In fila i bianchi ciottoli smarriti,
aspettano un comando che ritardi il passo,
per ricominciare il viaggio.
A terra stanco si gira lento il capo
difeso per non vedere il dopo,
d’intoppi sempre nuovi, a ritagliare il tempo.
Chiusi gli occhi ripassano lezioni lise ,
ricuciono senza forze a punti lenti,
orli senza più fili, e trame nel tessuto.
Attrazioni e repulsioni le domande,
dipingono mischiandosi le immagini,
dubbi ed incertezze ad incrociare .
E tra le pietre un puzzle,
non trova più la giusta via,
via capace di ridare senso,
ha passaggi bruscamente rotti,
dal respiro chiuso.
Negli incastri lucidi a metà,
solo lacrime ed occhi tristi
Sentimento che non sa più trovare,
la sua stessa voce,
persa nell’attimo della caduta.

Autore:Riccardo2.co

SOGNI DI VECCHIO



Il naso contro il vetro della finestra ,
ricordo il bambino che ero ,e guardo
lo spettacolo che la galaverna crea
in questo mattino d’Inverno.
Il tempo è passato il ricordo rimane,
vedendo la meraviglia di trine , e ricami
di queste campagne imbiancate,
come neve la galaverna,gela stagni e fossi,
ma gli alberi, loro in queste giornate
riescono ha riprendere vita , donandoci
il meglio di loro come fosse Primavera
avanzata.
Mio Dio vorrei esser pittore , per dipingere
Ciò che non riesco ad esprimere con queste
Mie rozze parole.
Solo la fantasia di un grande Leonardo
Potrebbe ricreare, ciò che io ora vedo
Ma non posso con mano toccare,
per paura di rovinare quello che il buon Dio
sa creare; incantato rimango a guardare.
Parlando di Dio ,del suo disegno perfetto,
lui da lassù ci guarda, il meglio ci dona,
e molto di più.
RICCARDO

SENZA TITOLO





Nello scorrere

della vita

con pensieri

dispersi nel vento

vago alla ricerca

incontrando il

nulla

Indistinti ricordi

s'affollano sempre più

incolori

mentre riemergono

affetti scomparsi

Cala la sera

sperando

fisso l'orizzonte

E' quanto resta

del giorno..................................
TRASTEVERE

lunedì 23 maggio 2011

IL CIELO


Stò guardando il cielo che stamattina mi sembra,particolarmente ,bello ,.osservo le nuvole bianche ,una diversa d'allaltra,piccole ,grandi in forme diverse ,sembra che un pittore si stia divertendo ,con il pennello . poi ecco che appaiono anche delle rondini ,,che si intagliano tra le nuvole ,è veramente uno spettacolo offerto dalla natura,,basta osservare attentamente quello che ci circonda ,provate .....
GIOVANNA.VC

RICORDI


Ricordi in bianco e nero
Ricordo volti, nomi, mille voci
racchiusi in me come ospiti discreti,
indugiano tranquilli sul fondo del mio lago
per riemergere all’improvviso ,
e affacciandosi turbano il mio cuore.
Ed ecco di nuovo l’emozione di un anelito:
prima di lasciare la vicenda della vita,
anche solo una volta poter riascoltare
quelle voci lontane, e trovare insieme
accenti nuovi per ridirci addio.

Autore:riccardo2.co

sabato 21 maggio 2011

OTTOBRE, SEMPRE PIOVE


OTTOBRE, SEMPRE PIOVE
SUI ROVI CI STANNO LE MORE
LE BIONDE STANNO IN CONVENTO
PRESE DA GRAN PENTIMENTO
PIO BOVE CHE MITE UN SENTIMENTO
PENSACI TU CHE SEI MOLTO LENTO
PENSA ALLA MUCCA CHE TI VIENE VICINA
CON LA CAPRETTA SULL'ERBOLINA
PECORELLA SMARRITA NEL MONDO CRUDELE
MANGI ANCHE TU COME TUTTI LE MELE?
POI L'ACCAREZZI SE TI VIENE VICINO
SCAPPAN DALLE STALLE I MAIALINI
CORRONO E FUGGONO I PICCOLINI
SEMPRE INTORNO INVECE TI STANNO
GALLI E GALLINE CHE BACCANO LO FANNO
SORGE NEL COLLE PIENO DI NEVE
UN GROSSO PINO CON BRCCI CADENTI
HO MESSO UN AGO STRETTO FRA I DENTI
SORGIGIO

INVECCHIARE SI, MA LO SPIRITO NON INVECCHIA MAI


Intanto che il tempo trascorre lentamente,
senza che mai nessuno lo possa arrestare
o venire in qualche modo scalfito dalle intemperie,
vedo la mia persona che va cambiando aspetto.

E’ da molti anni che le sembianze giovanili
mi hanno a poco a poco del tutto abbandonato,
cedendo così il posto alla stazza dell’anziano,
che è rimasta per fortuna ancor forte e gagliarda.

Appaiono sul mio corpo abbastanza marcati
i segni che testimoniano il passaggio erosivo del tempo,
che vi ha lasciato, pur essendo intangibile,
i suoi solchi profondi di una evidente trasformazione.

Ma se fisiologicamente io mi scorgo mutato,
lo stesso non posso dire se mi considero spiritualmente,
poiché in me non avverto nessun cambiamento
e continuo a sentirmi giovane come prima.

Trovo anzi accresciuto in maniera inusitata
l’intraprendente vigore delle mie energie intellettive,
che vogliono interessarsi, con l’intento di approfondirli,
alla valanga di temi etici e socioculturali.

In verità mi sento maggiormente portato
a dare libero sfogo alla mia fantasia,
come pure a prediligere l’arte creativa,
che si rivela catartica per il mio spirito.

Così vedo che la poesia mi coinvolge e mi purifica,
mi sprona ad anelare a mondi migliori,
nonché mi fa elevare alle vette sublimi del puro lirismo
e della contemplazione.

Né si comporta da meno l’interessante narrativa,
che da ogni angustia mi libera l’animo;
lo fa poi spaziare interamente a suo agio
fra tempi e luoghi oltremodo fantastici.

Quindi, non invecchia lo spirito umano,
che mai si lascia travolgere dal tempo,
perfino quando esso tenta di aggredirlo
con un grande nembo di disastrose calamità.

Autore:Riccardo2.co

RICORDI


Odore di fieno
ricordo di te,
ricordi di estate roventi
passati nei campi tra spighe lucenti,
carri traballanti trainati da buoi pazienti,
serate sull'aia a guardar le stelle,
canti, balli,
odore di fieno
profumo di pane,
l'abbaiare lontano di un cane,
sapore di vino,l'ombra del vecchio noce
nasconde la tua voce,
dove sei?
un filo di paglia nei tuoi capelli neri,
un bacio rubato,
rimango a guardarti abbagliato
dal sole al tramonto che scende.
ALFRED

venerdì 20 maggio 2011

IGNOTO AMICO


Ignoto Amico.
E’ dei tuoi lamenti
che conservo il ricordo
riposti in un remoto
angolo dell’evanescente
memoria.
E’ dei tuoi lamenti,
e della vita ridotta a un rantolo
che conservo il ricordo
quando con lo sguardo volto
all’ignoto
con un estremo sussulto
ti sei allontanato per sempre
Autore: Trastevere

AMORE SEGRETO



Vorrei poter gridare,
tutto l’amore che ho nel cuore,
ma non lo posso fare,
lo devo soffocare,
qui dentro nel mio petto e tenermelo ben stretto :
Quando ha tè penso,
sento il cuore sussultare,
sembra abbia voglia di scappare e correre da tè,
tu non saprai mai quanto ti amai
e ancora t’amo,
questo segreto lo terrò chiuso nel mio cuore,
poi butterò la chiave,
così nessuno mai l’aprirà
Autore:Giovanna.vc

sabato 14 maggio 2011

PRESUNZIONE

Nell’attesa del suo amor, vi dico che d’ogni cero,
consumai la luce,
d’ogni sua essenza, m’inondò il profumo,
perché potessi cogliere di lei vaporosa scia.
Quella bianca scia d’amore che tra le nubi vede il sole,
e sulla luna gli argentei riflessi del di lei germogliare,
o quanta luce sparsi sulle labbra sue.
Perché d’amore ogni mio verbo fosse aurora ai passi suoi.
Ed’ogni raggio fosse luce, all’antro oscuro del suo fatal
sfuggirmi.
Di quel cielo di seppia che addensato s’è sul giardino dei
mille odori.
Perso tra falle profonde d’essiccate parole,
dove il sostar è nostalgia d’accordi.
Non altro resta, se non l’infrangersi di note,
e il mio vagare d’ermo su spartiti d’ombre.

Autore:Riccardo2.co

LA PAROLA A NOSTRO CARO PINO



pino1.sa: Dalla 1^lettera di San Paolo a Timoteo (capitolo 5)
1Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; 2le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza.
3Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; 4ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. 5Quella poi veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; 6al contrario quella che si dà ai piaceri, anche se vive, è già morta. 7Proprio questo raccomanda, perché siano irreprensibili. 8Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele.
9Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, 10abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. 11Le vedove più giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo 12e si attirano così un giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede. 13Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. 14Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare all'avversario nessun motivo di biasimo. 15Già alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana.
16Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro a quelle che sono veramente vedove.
17I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento. 18Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario. 19Non accettare accuse contro un presbitero senza la deposizione di due o tre testimoni. 20Quelli poi che risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli altri ne abbiano timore. 21Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far mai nulla per favoritismo. 22Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro!
23Smetti di bere soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa dello stomaco e delle tue frequenti indisposizioni.
24Di alcuni uomini i peccati si manifestano prima del giudizio e di altri dopo; 25così anche le opere buone vengono alla luce e quelle stesse che non sono tali non possono rimanere nascoste.


Commento:
I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento: ancora una volta Paolo evidenzia l'importanza della predicazione, dell'annuncio e degli insegnamenti che possono aprire la strada allo Spirito che dà la possibilità a quelli che corrispondono di incominciare un nuovo rapporto con Dio attraverso la conoscenza della intera umanità e divinità della persona di Gesù che proprio a tale scopo incitò i suoi discepoli dicendo “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.” (marco 16,15)
Di alcuni uomini i peccati si manifestano prima del giudizio e di altri dopo; così anche le opere buone vengono alla luce e quelle stesse che non sono tali non possono rimanere nascoste: con la seconda venuta di Gesù tutto diventerà palese sia le azioni negative che quelle positive, “Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto...” (Luca 12,2) e il giudizio stesso è affidato a Gesù infatti "il Padre non giudica nessuno ma ha dato ogni giudizio al Figlio,..." (Giovanni 5,22), “così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro...” (Matteo 13,37-42) come dice San Paolo nella lettera ai cristiani di Corinto tutto sarà come vagliato da un fuoco e quello che non trova fondamento in Cristo sarà bruciato, ed ancora nella seconda lettera afferma al capitolo 5,1-2, “Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste” ed è proprio a questo che aspira il cristiano, ritrovarsi nell'altra realtà con il nuovo corpo ancora più ricettivo del flusso di Amore che già lo lega al Padre attraverso la persona di Gesù.

PREGHIERA DEL MATTINO



Signore Gesù, fa' che ti riconosca come la "porta" attraverso la quale ti offri a me e io ti accolgo; fa' che ti ami e ti segua come il "Buon Pastore" che mi conosce per nome e dà la vita per gli uomini.
Signore Gesù, suscita in me passione e dilezione per la Chiesa: la stimi, la ami, la renda sempre più "una", la diffonda. Poiché la Chiesa sei tu che, nello Spirito, attraverso la mediazione umana, liberi dal male e ci offri la letizia più grande e più pura. Ora e per sempre.

mercoledì 11 maggio 2011

MAGGIO


CHE MESE MERAVIGLIOSO,IL MESE DI MAGGIO ,TI GUARDI INTORNO E VEDI FIORI DI OGNI GENERE,NEI GIARDINI ,SUI BALCONI,NEI PRATI,è TUTTO UN RINCORRERSI DI COLORI E DI VARIETà .LE ROSE SONO UN INCANTO ,GERANI E SURFINIE ,ADDOBBANO I BALCONI.HAI BORDI DELLE STRADE PAPAVERI E NON TI SCORDAR DI ME ,IN MEZZO AL GRANO PAPAVERI ,EFIORDALISI IN UN CONTRASTO DI COLORI .C'è SOLO DA INCANTARCI AD AMMIRARE TUTTE LE MERAVIGLIE CHE CI OFFRE LA NATURA!!! GIOVANNA,VC

sabato 7 maggio 2011

AUGURI MAMMA


MAMMA
Il tuo viso e' rugoso ma accarezzandolo
e' come una pesca,
non conto i tuoi anni,
non conto i tuoi baci,
non conto le carezze,
ma conto i giorni,
i mesi, gli anni
in cui siamo stati insieme
ti voglio bene mamma.
mimma