martedì 24 maggio 2011

SOGNI DI VECCHIO



Il naso contro il vetro della finestra ,
ricordo il bambino che ero ,e guardo
lo spettacolo che la galaverna crea
in questo mattino d’Inverno.
Il tempo è passato il ricordo rimane,
vedendo la meraviglia di trine , e ricami
di queste campagne imbiancate,
come neve la galaverna,gela stagni e fossi,
ma gli alberi, loro in queste giornate
riescono ha riprendere vita , donandoci
il meglio di loro come fosse Primavera
avanzata.
Mio Dio vorrei esser pittore , per dipingere
Ciò che non riesco ad esprimere con queste
Mie rozze parole.
Solo la fantasia di un grande Leonardo
Potrebbe ricreare, ciò che io ora vedo
Ma non posso con mano toccare,
per paura di rovinare quello che il buon Dio
sa creare; incantato rimango a guardare.
Parlando di Dio ,del suo disegno perfetto,
lui da lassù ci guarda, il meglio ci dona,
e molto di più.
RICCARDO

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