martedì 24 maggio 2011

VERTEMATE


Lento sciabordio, d’acqua stagna,
mentre occhi silenziosi osservano,
alla terra resta arenato,
tra bianchi ciottoli il pensiero .
Frammenti vari scomposti
pezzi gettati a caso tra l’arenile e il mare.
Raggi di luce ascoltano il silenzio,
il divenir che tace, coprendosi d’ombra,
tra le sue forme stesse.
Rabberciano l’animo le illusioni,
stracci colorati e stanchi,
adusi,ad un vivere che non conosce fine.
In fila i bianchi ciottoli smarriti,
aspettano un comando che ritardi il passo,
per ricominciare il viaggio.
A terra stanco si gira lento il capo
difeso per non vedere il dopo,
d’intoppi sempre nuovi, a ritagliare il tempo.
Chiusi gli occhi ripassano lezioni lise ,
ricuciono senza forze a punti lenti,
orli senza più fili, e trame nel tessuto.
Attrazioni e repulsioni le domande,
dipingono mischiandosi le immagini,
dubbi ed incertezze ad incrociare .
E tra le pietre un puzzle,
non trova più la giusta via,
via capace di ridare senso,
ha passaggi bruscamente rotti,
dal respiro chiuso.
Negli incastri lucidi a metà,
solo lacrime ed occhi tristi
Sentimento che non sa più trovare,
la sua stessa voce,
persa nell’attimo della caduta.

Autore:Riccardo2.co

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